Le magnifiche parole di Guido Rinaldi, critico d'arte e Accademico di merito dell'Accademia dei "500", che ha studiato a fondo l'arte applicata su ceramica di Antonino Piscitello, esprimono tutta la sua ammirazione per questo grande artista della maiolica. 
                      
                      Antonino Piscitello, con la sua famiglia è l'unica famiglia di ceramisti attiva dopo circa "330" anni, in terra di Sicilia.
                  Infatti, la storia della famiglia Piscitello, affonda le proprie   radici nel XVI sec., a Napoli, con una delle più prestigiose fabbriche di quel   periodo. Alla fine del XVI sec. la famiglia Piscitello, impianta una delle   fabbriche più significative di mattonelle maiolicate in terra di Sicilia.
                    
                    
                    La fabbrica di ceramiche Antonino Piscitello si è sempre ispirata alle botteghe che nel Rinascimento hanno fatto grande l’Italia, puntando su un’intelligenza delle mani che diventa cultura. Così, nella bottega dei colori, dove si preparano le varie tonalità, la storia si accoppia con l’alchimia, perché le varie tonalità di blu vanno di pari passo con l’evoluzione della terracotta invetriata, e la matematica e la chimica servono a contare le molecole degli smalti. In quella dell’argilla e del cotto la scienza si applica ai materiali, la storia dell’arte ai piatti e agli oggetti d’arredamento, e gli stili c’entrano con la letteratura, la matematica con l’età della materia argillosa, o le miscelazioni degli ossidi metallici, per creare splendori e bellezza. Insieme lavoro e studio, tra teoria e pratica. Il tutto senza risparmio di tecnologia.
                  Nel 1683 il primo contatto con il Duca di Camastra   per una presenza stabile della fabbrica a Santo Stefano di Camastra, paese che   in quel periodo stava organizzando una sua storica ricostruzione.
                  Nel XVIII sec. il marchio della fabbrica   Piscitello è presente in molte dimore nobiliari siciliani e in particolare un   componente della famiglia, Rosario Piscitello con i fratelli, da un grande   impulso all'attività industriale della fabbrica, com'è dimostrato dai reperti   storici e dal rinvenimento di numerose piastrelle maiolicate di pregevole   fattura in molte chiese siciliane.
                  In tempi moderni il prof. Mario Columba, preside   della facoltà di ingegneria dell'Università di Palermo, collezionista ed esperto   di ceramiche storiche, nei fondali di Lipari ha riportato con i suoi   collaboratori alla luce molte piastrelle della famiglia Piscitello,   dimostrazione del fatto che la maggior parte dell'attività commerciale di quel   periodo avvenivano in tutto il mediterraneo e il tirreno.
                  La produzione dei Piscitello nel   corso dei vari anni, si è diversificata in base alla richiesta del mercato che,   con il cambiare dell'economia, imponeva una diversificazione del prodotto.
                  La piastrella maiolicata dei Piscitello per la sua originalità nel disegno e nella composizione, non solo era   apprezzata in Sicilia (nelle più belle case nobiliare dell'aristocrazia   siciliana) ma andava a piazzarsi nel mercato di tutto il bacino mediterraneo. 
                  Con il passare degli anni con la trasfprmazione   della realtà economica e sociale dell'Isola, si è ritenuto opportuno   diversificare la produzione, aggiungendo alla storica produzione di piastrelle   anche quella di giare, che andava a soddisfare un mercato di ricchi e grossi   proprietari terrieri, la cui produzione dell'olio era a quell'epoca per la Sicilia una voce importante nel   capitolo economia. 
                  E' nel XX sec. che i Piscitello raggiungono la   notorietà internazionale per la qualità del prodotto che diventava vero oggetto   d'arte raggiungendo i mercati internazionali.
                  
                  Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale,   con il ritorno di Antonino Piscitello dalla   prigionia dei campi nazisti, la Premiata Fabbrica D'arte Antonino   Piscitello si sposta nell'attuale fabbrica sita in Via Nazionale 110, dove   inizia una delle più forti produzione di piatti, per soddisfare il mercato   siciliano che ne faceva notevole richiesta. 
                  Da questo momento la fabbrica di Antonino Piscitello, diventa cenacolo artistico dove i più grandi artisti italiani si confrontano   per creare nuove sperimentazioni pittoriche su ceramica.
                  E' in questo periodo che inizia una collaborazione   tra Antonino Piscitello e i più grandi   artisti come Bianchi e Rosati della scuola di Brera (MI); della scuola di Faenza   il grande prof. Biangini; della scuola palermitana il prof. De Lisi e infine la   collaborazione durata per anni con il prof. Boncompagni, conosciuto ai tempi   della frequentazione dell'Istituto d'arte da parte di Antonino Piscitello. 
                  Proprio da questa grande e creativa collaborazione   di così illustri artisti, vengono creati le linee, i colori, i disegni che   caratterizzano l'arte dei Piscitello. Con Antonino Piscitello la ceramica di S.   Stefano di Camastra impone una sua importanza internazionale, per la capacità   nel presentarsi a tutte le mostre mercato delle più importanti capitali del   mondo e riscuotendo sempre un'encomiabile riconoscimento dalla critica   artistica.
                  La pregevole produzione di Antonino   Piscitello, così apprezzata per le capacità tecniche e artistiche, ha   riscosso notevoli affermazioni lungo le felici tappe costituite dalle mostre del   mercato internazionale di Padova, Messina, Firenze, dalle fiere internazionali   di Milano, Bari, Palermo e Reggio   Calabria. Ha inoltre riscosso successi a Monaco di Baviera, alla fiera di Chicago, New York, Londra, Tunisi e   alla Settimana italiana di Essen. 
                  Tra i vari riconoscimenti, uno dei più importanti   successi che la Sicilia abbia avuto in campo artistico artigianale è la   brillante affermazione e il lusinghiero successo che Antonino Piscitello di S.   Stefano di Camastra ha ottenuto alla 33° "Mostra internazionale   dell'artigianato", svoltasi a Firenze nel 1969, premiato con   medaglia d'oro in una competizione internazionale, dove hanno preso parte   tra scuole e istituti d'arte e botteghe artigiane, ben 3600 espositori. 
                  Ad Antonino Piscitello, considerato   il primo ceramista di S. Stefano di Camastra è stata conferita la medaglia d'oro   e il diploma d'onore del Ministero dell'Industria del Commercio e   dell'Artigianato. Questa è stata la prima medaglia d'oro assegnata ad artigiani   di S. Stefano di Camastra ed essa ha costituito non soltanto una conquista, ma   soprattutto il degno riconoscimento attribuito all'arte della ceramica artigiana   stefanese che attraverso Antonino Piscitello è riuscita ad imporsi in campo   internazionale dando una propulsione di fama e di economia all'intero paese. 
                  
                  Nel 2006 il prestigioso   riconoscimento dell'Assessorato ai Beni Culturali e Ambientali della Regione   Sicilia (Commissione REI - UNESCO) con il quale Antonino   Piscitello è stato dichiarato "Tesoro Umano Vivente" iscrivendolo nel Registro   dell'Eredità Immateriali.
                    Nel 2008 la Premiata Fabbrica Ceramiche   d'Arte Antonino Piscitello si è aggiudicata la mensione   d'onore al premio UNION CAMERE, concorso Impresa Longeva e di   Successo.
                  Ha ancora partecipato alla 34° edizione della   Fiera del Levante ottenendo la medaglia d'argento (1971). Nello stesso anno   partecipa alla 32° fiera campionaria internazionale di Messina ottenendo ancora   una medaglia d'oro. Le ceramiche d'Arte di Antonino Piscitello sono state prese   in considerazione da varie riviste nazionali e internazionali come esempio   significativo dell'arte ceramica siciliana. 
                  Solo per citare qualche esempio ricordiamo i vari   articoli apparsi sulla rivista "Amica", sulla "Gazzetta del Sud"; è stato anche   scelto dalla Casa Editrice Zanichelli, come artista siciliano per il loro libro   di storia dell'arte. 
                    Ed ancora nel 2003 alla 49° edizione del premio di   pittura città di Pizzo (VV); mostra personale presso la galleria Il Canovaccio,   studio del Canova (Roma) dal 15/11 al 24/12/03; Museum Expression Parigi 22/25   gennaio 2004; mnostra personale presso la base militare americana di Agnano (NA)   dal 07/2003 al 12/2003.